lunedì 22 dicembre 2008

* Odissea GPS - Parte 7

...continua...

Oggi è arrivata la risposta di Tutech

Buongiorno sig. Mezzetti,
le scrivo in merito alla sua mail per il problema del GPS 60.
Mi ricontatti dopo le feste, sarò di nuovo operativo dopo il 12 gennaio 2009. Manderemo un corriere a ritirare il GPS e lo testerò personalmente per verificare il problema, vedremo poi il da farsi.
Cordiali Saluti


Per lo meno a sto giro mi mandano loro un corriere.
Cmq, essendo il periodo abbastanza morto, motociclisticamente parlando, contatterò Tutech per prendere accordi sulla spedizione.
Spero vivamente che riscontrino anche loro il problema altrimenti l'unica soluzione rimane quella più lunga e costosa

domenica 21 dicembre 2008

* Cavalletto alzamoto idraulico

Si chiama "Hercules" ed è un cavalletto alzamoto idraulico della portata di 680 Kg
L'ho comprato ieri all'OBI di Imola: era in offerta a 79.90.
La confezione contiene:
- il cavalletto
- la pompa idraulica
- la barra per alzare il blocco meccanico
- 4 cinghie
- 1 asta con manico per "pompare" dall'alto
- viterie varie


L'assemblaggio della pompa è semplice: si fissa la testa del pistoncino nell'alloggiamento dietro alla staffa del cavalletto


Dopodiche si fissa la base della pompa all'apposita piastra, utilizzando le brugole fornite


L'ultimo passo è quello di inserire la barra per lo sblocco/blocco meccanico (nella foto sotto, è quel tondino sottile di ferro che sta al centro del cavalletto) nei due segmenti laterali del cavalletto. Questi ultimi hanno la funzione di bloccare il cavaletto nel caso di un abbassamento accidentale del cavalletto, andando a incastrarsi in dei piccoli rialzi in metallo posti alla base del cavalletto.
Tirando verso di se la barra, quando si abbassa il cavalletto, i due segmenti si alzano evitando cosi l'incastro.
Completano il tutto un paio di ruote anteriori bloccabili e liberamente orientabili, un paio di ruote posteriori non bloccabili e fisse in asse con il cavalletto e 4 cinghie per stabilizzare ulteriormente la moto

Il cavalletto assemblato:


Il sollevamento del DRZ è andato perfettamente, quello del GS anche.
Unico neo con il GS è che avendo il paramotore largo (il mio è della Twalcom quindi non è quello originale) i rialzi rossi che delimitano le due basi di appoggio in gomma del cavalletto, interferiscono proprio con il paramotore. Nulla di che...giusto che non è fermissimo come il DRZ ma ha un minimo di dondolamento (stiamo però guardando il pelo nell'uovo). Il modo per ovviare a questo sarebbe quello di costruirsi una base in legno da avvitare alle due basi d'appoggio del cavalletto.
Ci penserò più avanti.

giovedì 18 dicembre 2008

* Odissea GPS - Parte 6

...continua...

Ad oggi non è ancora arrivata nessuna risposta dalla mia precedente mail del 30 Novembre 2008.
Quindi ecco che ne parte un'altra mia:

Inoltro nuovamente la mail in quanto non ho ottenuto risposta.
Dal documento presente nel pacco dell'ultima spedizione alla mia attenzione, emerge che in data 19/11/2008 alle 07:46 una persona di Tutech Germania ha scritto a Tutech Italia dicendo che questo prodotto era ok al 99.8%
Posso sapere che tipo di prove i Vs colleghi di Tutech Germania hanno eseguito sul gps per affermare che al 99.8% sono sicuri che il prodotto non è difettoso?
Il gps, ieri sera, mi ha nuovamente lasciato "a piedi" con lo spegnimento improvviso.
Oggi è il 18 dicembre 2008. Ho acquistato il gps più di 6 mesi fa ed ancora non sono riuscito ad usarlo correttamente a causa di guasti.
L'ultima volta mi è stato rispedito indietro dicendo che era ok al 99.8%
Ho dimostrato con un video che non era a posto e mi è stato detto di fare un reset totale
Così è stato fatto ma i problemi ancora ci sono.
Non sono un ignorante in apparati elettronci e non è il primo prodotto del genere che utilizzo.
Quel prodotto è difettoso, punto!
Cosa devo fare? Rispedirvelo indietro nuovamente per la terza volta a carico mio (e siamo verso la quarantina di euro)?
Devo rivolgermi ad una associazione di consumatori?
Cosa devo fare? Prendermelo in saccoccia e stare zitto perchè è così che va il mondo?
Devo rivolegermi direttamente a Garmin Italia e Germania mandando tutti i resconti della vicenda e sperando che risolvano loro direttamente la cosa?
Devo forse chiedere consiglio ai legali della mia azienda?
Ditemelo voi del customer care Tutech quello che devo fare.
Possibile che bisogna sempre alzare la voce
con molta rabbia
Gianluca Mezzetti

Ora, in base alla risposta che mi daranno, vedrò se farmi aiutare da un'associazione di consumatori o da uno studio legale.
Che due palle!
Possibile che per far valere i propri diritti occorra sempre minacciare e spendere soldi.
Che rabbia!

lunedì 15 dicembre 2008

* Pranzo di Natale NetRaiders

13-14 dicembre 2008 - NetMonelli Speciale Natale 2008

Anche quest'anno si è conclusa il pranzo di Natale by NetRaiders.
L'atmosfera, per me, è iniziata sabato a pranzo quando i due romani e mezzo (Bierhoff Silvia e il maschietto in grembo) assieme al pisano Diabolik sono entrati in casa mia per assaggiare i famosi passatelli.
Due chiacchere al volo, il digestivo e poi via a fare un giro in centro a Bologna per mostrare loro i segreti più cool della città: la piccola Venezia, il telefono senza fili dentro Palazzo Re Enzo e la doppia versione del Nettuno.
Dopo essere entrati anche in San Petronio ci siamo recati a casa del buon Jack per dare un bacio al piccolo Nicolò e alla bella Toda (a Jack invece un calcio nelle palle era più che sufficiente). Li abbiamo lasciato i romani a sistemarsi per la notte.

La cena del sabato è avvenuta alla "Bianchina", famosa trattoria sopra le colline ozzanesi. Una bella tavolata di 20 NetRaiders che si sbaffava tagliatelle al ragù e carne alla griglia era da tempo che non si vedeva. Durante la serata non sono mancate le cazzate e le battute. Degna di nota invece, la sorpresa fatta a Macello e a sua moglie Miriam in occasione del loro 16° anniversario (metterò poi una foto).

La domenica è stato il giorno più atteso.
I sessanta e passa Net si sono incontrati al Pub "I Tre Monelli" di Ozzano, aperto per l'occasione dal grande Ric (titolare nonchè,ovviamente, NetRaiders).
Beh...qui ci sarebbe da raccontare ogni singolo fatto .... e non c'ho voglia, pertanto mi limiterò a dire che tutto si è svolto con l'allegria e l'amicizia che ci contraddistingue.
Unica differenza rispetto agli altri anni, è stata l'idea del biglietto d'auguri al posto del regalino. Cosa carina ma alla quale hanno partecipato in pochi.

L'appuntamento è per il 2009

martedì 9 dicembre 2008

* Vado via...

...verso l'infinito e oltre...

...per contemplare spettacoli naturali...

...guardare in faccia la passione...

...senza tralasciare le sane cazzate!


Motociclisti: strana, meravigliosa gente

.

* Un Wend sfigato?

Ponte dell'Immacolata
Doveva essere un wend all'insegna dell'enduro e invece...
A parte il sabato che sono andato a far spese, per il lunedi il "Fossom Tim" aveva in serbo due alternative:
1) andare alla pista enduro a Finale Emilia
2) ritrovarsi con i romagnoli per un endurata verso Castel del Rio
Scelgo la seconda!

Domenica sera chiamo Bagalo per mettermi d'accordo sull'appuntamento: cazzo!!! scopro che i regaz si trovano alle 8.15 a Imola per poi partire con i furgoni e carrelli ed andare su a Castel Del Rio. Ma porcamiseria...io pensavo che partissero direttamente da Imola con le moto. Saputo ciò, in mancanza di un posto moto e non essendo carellato, ho dovuto rinunciare.
A sto punto penso "vabbè, domattina sento Tequila e gli chiedo se ha ancora un posto sul carrello per andare alla pista".
La mattina del lunedi apro gli occhi, prendo il cellulare e noto un sms del Teq "allora...ci sei o no?". Guardo l'ora...erano già le 9.30....ma porc...sono già partiti.

Demoralizzato, non ho nemmeno la voglia di prendere il GS e andare a farmi un giretto per i fatti miei. Accendo il pc e comincio a lavorare un po.

Stamattina, mi connetto al forum per leggere le prodi imprese dei regaz:
Il gruppo dei romagnoli ha sputato l'anima con un terreno a dir poco avverso; Bagalo è addirittura caduto rovinosamente fratturandosi il polso destro.
Il gruppo dei pistaioli ha invece perso il carrello delle moto per strada: si è staccato dal camper ed ha cominciato a ruzzolare all'indietro ribaltandosi un paio di volte. Manubri piegati, carrello con danni e tanta paura....ma poteva andare molto peggio.

Ecco quindi che mi chiedo è stato sfigato oppure no sto wend? Beh...per i regaz direi di si...per me, direi che tutto sommato mi è andata bene.

venerdì 5 dicembre 2008

* Adventure School - primo corso Off-Road

5-6-7 Settembre 2008 - Primo Corso di Off con il GS e l'Adventure School

Già...venerdi pomeriggio dopo l'ufficio son partito alla volta del riminese per farmi del male con un wend di off nella scuola di Sacchini.
Livello base

Dopo i convenevoli e la registrazione il bilancio moto era:
- nr.1 F800GS
- nr.1 R1200GS std (il mio)
- nr.1 R1200GS adv
- vari KTM (circa 9 credo)
con persone che arrivavano un po da tutte le parti: Trieste, Trento, Roma ecc...

La mattina del sabato è iniziata con la teoria:
il buon Mattia si è prestato come "pupazzetto comandato dalle sapienti mani di Stefano" per farci vedere le posture da adottare in salita, discesa e marcia. E' seguito poi l'utilizzo del freno anteriore e posteriore e le loro "pelatine"; il bilanciamento dei pesi sulle pedanine, il dosaggio di freno e frizione.
Teoria che, di primo acchito, risulta semplice immediata ed automatica.

Finalmente la pratica!!
Si sale in moto.
Sono bello carico.
Sgaso...spengo la moto...cado.
Che coglione...fortunatamente nessuno mi ha visto.

Si arriva al primo esercizio: stabilità
strada ghiaiata, moto a velocità minima per non spegnersi, postura alzata...e via di equilibrio. Seguono poi le prove di frenata posteriore e anteriore senza il bloccaggio ruota. Questo, tanto per conoscere con che fondo stradale abbiamo a che fare.

Passiamo poi all'equilibrio in curva.
Andiamo su un terreno battuto a disegnare dei cerchi orari e antiorari cercando di piegare il più possibile la moto.
Figa....pensavo di piegare un casino....mi dicevo "vacca se sono buono"...poi quando vedo il filmato la moto era più dritta che sul cavalletto centrale.
Applichiamo poi questo bilanciamento e le varie posture "teoriche" della mattina in un pistino di terra battuta.
Che figata!!

Il corso prosegue per varie strade ghiaiate, sottoboschi e piste battute attraversando alcuni punti "critici".
Tali punti venivano affrontati uno per volta, sotto i consigli/istruzioni di Stefano e l'occhio vigile di Mattia attento a non farci finire nei fossi.

I punti più ecclatanti per me sono state le salite
La prima era ripida (per quel che è la mia esperienza) con ghiaia e pietracce del cazzo.....al primo tentativo ho pensato bene di andare a raccogliere funghi tra gli alberi che c'erano a destra al secondo tentativo riesco ad arrivare a metà fermandomi in una posizione di merda (e in salita)...poi con qualche imprecazione riesco ad arrivare su.
La seconda salita è stata una meno ripida ma condita con canaloni, sassi e pietre smossi e dei bei sassoni inchiodati nel terreno.
C'è chi andava su bene...io son tozzato un paio di volte.
Fortunatamente c'era la sagoma romana a tener alto l'onore del GS....con il suo adventur faceva dei numeri da brivido. D'altronde...bastava dare del gas. Io l'ho capito alla fine ma la stanchezza era già troppo in la.

Il caldo quel giorno era impressionante e Stefano ha pensato bene di portarci ad un guado....anche li che voli!!!

La giornata di corso si è poi conclusa con dei persorsi sempre in off diretti verso l'albergo.
Ah...tra le varie abbiamo anche mangiato in un agriturismo molto valido.

In albergo, dopo esserci lavati abbiamo assistito ai filmati...ridendo, scherzando e imparando dove cannavamo di brutto.

La domenica è stata dedicata a come affrontare le curve in velocità.
Ziobricco quanto sono andato in terra anche qui!!
Le spiegazioni di Stefano erano chiarissime, gli esempi pratici anche ma....la nostra pratica....beh...eravano maialetti da latte dai.
Il gioco freno/gas/frizione sembra semplice ma...figa ci vuole della gran pratica.
Come ultima chicca il superamento di un'ostacolo: il classico tronchetto della felicità. Che ridere anche li.


Conclusioni:
Un divertimento dall'inizio alla fine.
E' bello vedere cosa possono fare ste petroliere, certo non bisogna sottovalutarle ma con una buona tecnica possono darti delle soddisfazioni anche sui terreni non asfaltati.
Ho acquisito più "coraggio" nel portarle sull'off e delle nozioni di tecnica che prima non avevo.
Un corso utile e divertente che consiglio a tutti coloro che vogliono portare la loro motorazza fuori dall'asfalto.
Ora aspetto solo che qualche bolognese mi faccia fare un po d'allenamento.

Qualche video ricordo:
Salita: il primo tentativo - soccia s'lè difezzil
Salita: il primo tentativo - amper ch'andeggna


* Il secondo battesimo

23 novembre 2008 - il secondo battesimo del canarino

Perchè "secondo battesimo"?
Perchè altri non poteva essere....ero uscito per la prima volta il giorno prima ed eccomi nuovamente in sella per affrontare un'altra giornata enduristica insieme ad altri amici:
Macello, Fasuto, Cristian e Fabio

Ci siamo trovati davanti a casa di Sara per caricare le moto sui carrelli. Dopodichè partenza ed arrivo a Savazza, sulla strada della Futa.
Li, dopo una sana colazione, ci cambiamo e iniziamo il nostro giro.

In linea di massima il percorso è stato vale idice, valle sillaro e valle santerno, fino ad arrivare a sbucare a Moraduccio (paesino lungo la via "montanara" sopra Imola al confine con la Toscana).

Ero già distrutto dal giorno prima, ma la voglia di endurare mi portava avanti.
Il percorso è stato più peso del giorno prima, il fango trovato era molto di più e le mie gomme, vecchie dure e da terra asciutta non avevano per niente grip.
La parte finale del giro si è svolta in un sottobosco impestato duro....da maiali proprio.
Strati di foglie cadute dagli alberi coprivano i sentieri e impedivano di vedere dove mettere la gomma. Salite con sassi lisci lisci che più lisci non si può. Discese da chiudere gli occhi e incrociare le dita (almeno per me).
D E V A S T A T O
Ecco come mi sono ritrovato alla fine. Devastato ma soddisfatto.
Da menzionare una caduta galattica in cui ho disfatto il paramani destro e sono saltate via 2 delle 4 viti che fissano il manubrio...praticamente il manubrio oscillava come un dondolo.
Una veloce aggiustatina con gli attrezzi che i ragazzi avevano dietro...e via di nuovo.

Altra giornata gratificante con emozioni uniche.

Qualche fotina:





* Il battesimo del canarino

22 novembre 2008 - il canarino ha ricevuto il suo battesimo

Ero emozionatissimo!
Appena sveglio, mi preparo e corro a casa della mia Sara: la moto era nel suo garage assieme a tutto l'abbigliamento portato a casa il giorno prima.

La vestizione.
Cavoli mi sentivo robocop! Le ginoscchiere...l'armatura...gli stivali super ingaggiati completi della scarpina interna....che figata!!

La partenza.
Salgo sul canarino e mi sembra di essere un adulto su un triciclo...le ginocchiere e gli stivali erano un po in mezzo alle balle. Poco male...questione di abitudine penso; e di fatti dopo qualche minuto avevo digerito i nuovi accessori.
Percorro 5km e...sput..sput..brum...brum..sboooff.....la moto ferma in piena rotonda.
Panico! E adesso?!? "ZioBricco la benza" penso. Non l'avevo fatta!! Stavo già iniziando a spingere quando mi sono ricordato che esiste la levettina per passare alla riserva.
Giro la leva, metto in moto e dopo qualche singhiozzo ecco che si riparte.
Arrivo all'appuntamento con un po di ritardo...c'era uno sbanderno di gente!
Mi aggrego al gruppo dei più "ritardatari" e tra questi c'era anche Tequila, l'unica persona che conoscevo.

Finalmente partiamo!
Riconosco le prime strade pi...buio pesto. Gli sterrato mi avevano completamente disorientato.
Ma chissenefrega di dove stavo andando...l'importante era essere li, con la mia motorazza da enduro...che bello!
La moto la sentivo bene, la sentivo mia (o per lomeno lei me lo faceva credere). Iniziamo a far delle salite e di colpo mi vengono in mente gli insegnamenti di Sacchini durante il corso all'AdventureSchool: su in piedi, peso in avanti, peso sulle pedane e gaaaaasssss.
Soccia oh...la moto andava su che era una meraviglia!

Passiamo dalle parti della Val di Zena, in una specie di sottobosco con un guado dietro l'altro....bellissima la sensazione dell'ingresso in acqua a tutta velocità....un po meno la sensazione dell'anteriore che va via e ti fa cadere nella fangaglia ah ah ah ma ci sta...vacca se ci sta!

La giornata continua...il terreno era abbastanza compatto. I ragazzi si aspettavano più fango e invece il terreno era perfetto: morbido al punto giusto, grip assoluto e fango tanto quanto basta per divertirsi un po.

Guadiamo il savena, guadiamo il sillaro e ci ritroviamo alla base di una bella mula tosta. Eravamo sopra al "Villaggio della Salute Più", sopra Castel San Pietro Terme.
Ero pietrificato nel vedere i ragazzi che andavano su tranquilli.
Buuuu Buuuuuuuu Bum Bum Buuuuuuuuuuuu....e in neanche un minuto erano su.

Parto! Gas Gas Gas....Cazzo non ce la faccio....si che ce la facio....qualche imprecazione scappate mi aiutano a salire ma poi....il destino...l'avvallamento bastardo....lo prendo a gas aperto....la moto s'impenna a candela....mi stacco da terra.....smadonno....spingo la moto lontano da me....e ruzzolo per terra con la moto che mi cade a 10cm!
Rimango fermo per qualche istante e scoppio a ridere....che giornata ragazzi...che giornata.
Tequila scende giu per darmi una mano a riportare in asse la moto, poi alla fine, la porta su lui perchè io ero stremato.

Si attende anche un'altro ragazzo che è caduto poi, ricompattati, ci si avvia verso la strada del ritorno passando per i noti Casoni di Romagna a manetta (paesaggio spettacolare).

Quando arrivo a casa, Sara mi vede....rimane seria...forse preoccupata...poi ride!
Ero imbrattato di fango a più non posso.
Obbligata la tappa al lavaggio auto, con tanto di lancia su pantaloni e stivali.

Ottimo battezzo.
L'enduro mi piace

* RAD1 MAXE

13-15 Giugno 2008 - 1° Raduno MaxiEnduro

Pioggia, freddo, fango e cadute hanno caratterizzato questo raduno un po particolare.

Venerdi pomeriggio:
partenza verso le 15 sotto un diluvio ed un freddo cane: il completo Revi't comprato dallo ZioFrenk si è rivelato perfetto!


Arrivo a "Greve nel Chianti" entro il Parco San Michele dopo un paio di orette.
Vari saluti coi cugini del forum GSriders e montaggio tenda.

Visita agli stand che stavano allestendo e conoscenza delle varie associazioni e produttori: molto simpatico e in gamba Mario, il titolare della Twalcom (www.twalcom.com), azienda ferrarese che produce accessori per moto bmw. Da tenere in considerazione.
In serata...cena, bordello e conoscenza dello staff di Stradanova che ha organizzato la manifestazione.

Sabato:

Iniziamo dalle ore 00:15, quando la seconda edizione del diluvio universale si è abbattuta sull'accampamento: le catinellate d'acqua spostavano la tenda e il suono dei tuoni e della pioggia veniva zittito solo dalle bestemmie che di tanto in tanto volavano tra la tendopoli.
Qui devo ringraziare Theo: la Mistral 3 della Bertoni non ha fatto entrare una goccia, anche gli absidi erano sufficientemente asciutti.
Passata la notte completamente insonne (causa temporale e il russare del vicino di tenda...mortacci sua), la mattina ho partecipato al "corso fuoristrada per principianti": molto interessante! Consigli basilari e prove pratiche di guida su terra e fango e controllo del mezzo. Erika (l'istruttrice di Stradanova) ci ha poi portati in un percorso non troppo difficile ma abbastanza scivolosa causa del maletempo degli ultimi giorni e della pioggia che era iniziata proprio durante il corso.
CHE SPETTACOLO portare la moto fuori dall'asfalto!!! Le pozze piu piccole arrivavano ai cilindri e il culo andava da tutte le parti. Che figata!
La moto l'ho atterrata più di una volta ma, cme dice il buon Theo, in quei frangenti li la riatterreri altre mille volte.

Nel pomeriggio si è poi partecipato al tour in fuoristrada, reso "aperto a tutti" a causa del maltempo: stradine bianche (diventate marroni) e brevi tratti asfaltati.
Verso sera, il corso sulla regolazione delle sospensioni mi ha permesso di avere un'infarinatura su cosa sono, come funzionano e come regolare quelle molle che abbiamo sotto il culo e sotto le braccia. La lezione era tenuta da Stefano Sacchini di AdventureSchool.it in collaborazione con Bitubo.
Cena e lotteria premi hanno invece caraterizzato la serata.


Domenica:
Questa giornato l'ho dedicata invece all'asfalto: corso di guida sicura con il dott. Marco Guidarini, traumatologo motociclista
e fondatori dell'AMI (associazione di cui il link è anche nella nostra home page).
Guidare in sicurezza non è assolutamente sinonimo di guidare a velocità codice, si può essere pericolosi e in pericolo anche a basse velocità.

Un alezione teorico pratica molto istruttiva...inoltre ho avuto la fortuna di essere seguito su strada per quasi tutto il tempo (si vede che mi aveva preso in simpatia): ci fermavamo mi dava consigli, mi stava dietro e davanti...insomma...una sana lezione di divertimento e di guida.
Consiglio a tutti l'iscrizione all'AMI e la lettura del suo libro (che ho comprato)
Nel pomeriggio sono arrivate le moto di Fabrizio Meoni, portate dalla sia associazione e dai suoi famigliari.
Nota importante è che l'intero ricavato è st
ato devoluto all'associazione Meoni.

Ecco qua...questa è stata la prima edizione del Raduno per Maxi Enduro.
Certo, le condizioni climatiche hanno fatto si che sia i partecipanti sia gli stand fossero in numero minore; han fatto si che il freddo e la pioggia caratterizzasero l'evento; han fatto si che i terreni dove poggiare le nostre ruote non fossero
tanto semplici....ma che divertimento ragazzi!!!

Contento e soddisfatto al 100x100.
Unico rimpianto, non aver potuto provare le gomme da enduro che doveva fornire la GoldenTyre in quanto quest'ultima non era in grado di montarle sui vari GS.
Ho fatto tutto con le gomme da strada .... porcavacca che fatica!!!

Qualche foto:



* Canarino sotto i ferri

Che figata le "Manutesciòn Night" assieme ai regaz del Fossom Tim.
Ieri sera ci siamo trovati nel "Frociolo Garage" (garage di Tequila) in 5:
Tequila, Cidi, Io, Rino e Mauri

Siamo arrivati che "cicciomeccanico Tequila" stava cercando di mettere in ordine i dischi della frizione della sua motina (scopriremo poi a fine serata che la leva va a vuoto e che è tutto da rifare...ma questa è un'altra storia). Nel frattempo, io Cidi e Mauri iniziamo ad apparecchiare sul banco da lavoro, tra attrezzi e macchie d'olio, le cibarie: ciccioli secchi in quantità industriale, 12 bottigliette di birra, 1 bottiglia di vino, un bel panone da tagliare, formaggi e salumi in quantità.
Evvai coi trigliceridi!

Viene finalmente il turno della mia motina.
Iniziamo subito con l'ungere il cavo della frizione: Rino infilava il WD40 giu per tubo della frizione ed io, da sotto, tiravo e mollavo il cavo.
Saremo stati li 20 minuti buoni...tira molla tira molla...e alla fine la frizione è diventata un po più sostenibile.
Poi siamo passati al freno anteriore...un bello spurgo completo con Cidi che pompava, Rino che apriva e chiudeva l'ugello, io che tenevo il tubicino, Mauri che supervisionava e Tequila che mangiava e scattava le due foto

A fine spurgo, il Mauri ha infilato un po di WD40 nel pistoncino della leva del freno (non so che cacchio sia...ma mi ha detto di averlo fatto) e di fatti li freno ha smesso di cigolare.

Finito anche questo, è toccato allo spurgo del freno posteriore. Qui si sono messi all'opera Cidi e il Mauri che hanno anche provveduto a modificare la molla per consentire l'innalzamento della pedalina.

Altri piccoli lavoretti tra i quali regolazione e ingrassaggio catena, rabbocco liquido refrigerante e sostituzione di alcune viti hanno fatto si che la prima "manutensciòn night" volgesse al termine.

Ora la motina è più o meno a posto...ha bisogno di qualche altro piccolo intervento per renderla "al meglio" in quanto, essendo stata ferma un bel po, è ancora un po tutta incriccata.
Prossima volta: cuscinetti, olio....e...boh...qualcos'altro si trova sicuramente.

Grazie micci miei!

giovedì 4 dicembre 2008

* Principe azzurro?

Dopo aver concluso l'acquisto del canarino, ho concluso l'affare anche con il mitico ZioFrenk, uno dei soci del negozio Caponord Faenza.
Sabato 22, sono andato a ritirare tutto l'abbilgiamento precedentemente fermato dallo Zio.
Soccia oh...m'ha vestito di tutto punto.
Casco, occhiali, maglia, pantaloni, armatura, ginocchiere, guanti e stivali.....va mo la che bel zuvnot!



Trovare gli stivali è stata un po dura per via dei polpaccioni, ma la fortuna ha voluto che proprio un paio in super offerta andassero bene.

Grande Zio!!

* Ma lo aggiorni sto blog o no?

Eh eh...anche oggi è arrivata la mail del mio curatore multimediale Marco Bierhoff:

aho!!! ti scrivo per ricordarti che hai un blog :) ... guarda che è figo a distanza di tempo andarti a rileggere le cose ... e noi di cose da scrivere ne abbiamo molte sulle motine soprattutto se abbiamo anche un pò di tempo per cazzeggiare :)
guarda che tolgo il link dal mio :)

E allora...ecco che ho perso una mezze giornata di lavoro per aggiornare un po il blog.
Cavolo me l'ero proprio dimenticato! Ma che roba.
Ora, pian piano, cercherò di aggiornarlo con le info ed eventi più importanti che sono capitati.
Chissà...ce la farò? quando arriverà la prossima mail del buon Marco?

* E' arrivata Titti, il canarino - parte 2

15 Novembre 2008

Con l'aiuto del grande Antonio "Macello" e del suo carrello, siamo andati a raccattere il canarino.

Partiti di mattina presto (alle 8 è mattina presto), siamo arrivati a San Quirico d'Orcia verso le 10.30.
Saluti di rito, visione della motoretta, visione di tutti i documenti e via all'agenzia Aci li vicina per effettuare il passaggio di proprietà.

Dopo aver assicurato bene la moto al carrello, e dopo che Sara ha testato per bene il fissaggio come da foto, si riparte alla volta di Bologna.

Sono contentissimo...un bimbo che no sta più nella pelle!

Che figata...a breve m'inzozzerò di fango

* E' arrivata Titti, il canarino - parte 1

1 novembre 2008

Assieme a Sara, sono andato a vedere quella che sarà la mia prima motoretta da enduro:
un Suzuki DRZ-E Valenti del 2002.

L'ho scovata a San Quirico d'Orcia, su indicazione di Bacco (amico di forum QDE e GSRiders).

La moto è stata rifatta nel 2007 sotto la supervisione di Valenti; le modifche fatte sono state:
- disco freno anteriore e postosriore
- scatola ingranaggio km
- soffietti forcelle
- corona e pignone
- convogliatori
- cavo comando acceleratore
- guarnizione cilindro
- o-ring
- guarnizione tendicatena
- tendicatena
- paraolio
- filtro olio
- guarnizione scarico

In più:
- lavorazione testa
- revisione forcella
- revisione mono
- catena 520
- pistone
- manopole
- gomme ant+post
- camera d'aria rinforzata ant+post
- catena distribuzione
- kit paramani ufo
- borsello posteriore ufo

Completamente ignorante di meccanica e tutto quello che ci va dietro, ho dato retta al cuore e fiducia agli amici concludendo con una stretta di mano l'affare.

* Odissea GPS - Parte 5

...continua...


Passa qualche altro giorno e in data 26 novembre mi arriva la seguente mail, inoltratami da Tutech Italia e spita a loro da Tutech Germania:

I have receive for your the answer from the
company GARMIN Germany from problem on the GPS60CSX
Here is a instruction around to solve the problem:
Probably a planned route/TRACK is navigated.
=> Put the equipment back please, Note that personal attitudes are lost thereby.
1. you must scolded turn out.
2. Press the keys ENTR and PAGE and keep these pressed.
3. The equipment again turn on.
4. As soon as the question " Really delete all user data? " appears, can you the two keys again release.
5. Answer the question with " Yes ".


Eseguita la procedura, in data 30 novembre scrivo:
Come da precedente mail, ho eseguito il reset dell'apparecchio e reinserito le mappe.
Oggi durante il tragitto casa-ristorante (20km) il gps si è spento da solo.
Era alimentato a batterie ed era tenuto in mano da una persona (ergo nessun problema di sollecitazioni particolari).
Al ritorno ho provato a filmarlo con un telefono cellulare ma, purtroppo, non ha manifestato lo spegnimento.
Durante la prox settimana cercherò di inventarmi un modo per filmare il gps durante i tragitti casa-ufficio, in modo tale da inviarvi una prova concreta anche dello spegnimento.
Nel frattempo desidererei sapere che tipo di prove hanno fatto i vostri colleghi per affermare che il gps è ok.
Ripeto: i difetti riscontrati da me sono lo spegnimento "a random" e il congelamento dell'immagine.
Personalmente, come scritto da lei ai suoi colleghi tedeschi, sono abbastanza arrabbiato di questa situazione. Inoltre credo di sentirmi più io in imbarazzo a mandare queste continue mail di difetti che Voi a riceverle.
Non voglio essere polemico ne tantomeno tedioso, tuttavia è sempre da fine maggio che aspetto di poter utilizzare decentemente il prodotto in questione.


Al momento non ho ancora ricevuto risposta e quando posso, filmo il gps durante il funzionamento.

Martedi mi sarei mangiato i maroni perchè si è spento mentre stavo sostituendo la batteria della macchina fotografica...mannaggia.
Vabbè...non mi perdo d'animo...se occorre mi rivolgerò in primis alla Garmin Italia, poi ad una associazione consumatori, ed infine chiederò info ad uno studio legale.

Vi terrò aggiornati

...continua...

* Odissea GPS - Parte 4

...continua...


mi hanno rispedito lo stesso gps con allegato un foglio contenente il riepilogo delle mal intercorse tra l'azienda italiana e l'azienda tedesa.
Brevemente il riepilogo recita:

germania a italia:
- gps resettato e upgradato con l'ultima versione del software, testato e funzionante correttamente

italia a germania:
- sicuri al 100%?
- aveteprovato anche durante l'utilizzo in moto?

germania a italia
- si, sicuri al 99,8%


Appena letto queste righe...mi sono preoccupato in quanto o ero io ad essere matto e a sognarmi i problemi oppure non avevano visto i problemi.

Testo il gps nel wend, e immediatamente si blocca l'immagine.
Madonna che incazzo.
A sto giro però filmo con la macchina fotografica, inserisco il video su youtube e mando l'ennesima mail:

Buonasera,
giovedi scorso (20 novembre) mi è stato consegnato il gps che ho spedito circa un mesetto fa per via dello stesso guasto che aveva il gps precedente. Ho notato con stupore che il gps ha lo stesso codice seriale, ciò vuol dire che non è stato sostituito.....poco male....sarà stato riparato.
Poi noto che in allegato al pacco è presente una copia delle mail intercorse tra Tutech Italia e Tutech Germania, nelle quali quest'ultima afferma che il gps è ok e non presenta alcun difetto.
Bene!
Questa volta non ho perso tempo ed oggi sono andato subito a testarlo con un giro in moto.
Ho tenuto il gps prima sul suo supporto, poi in tasca (magari la temperatura era troppo fredda)...in entrambi i casi...dopo qualche tempo...la schermata si è fermata, congelata....insomma bloccata come avevo descritto nel foglio che ho spedito co nla riparazione.
Onde evitare che mi prendiate per "matto" (in senso benevolo ovviamente) ho filmato la schermata bloccata, una volta rientrato a casa. Nel filmato si evince il perfetto blocco dell'immagine e la perfetta inefficenza dei tasti di funzione e di spegnimento.
Link al filmato caricato sul mio canale youtube: http://it.youtube.com/watch?v=szlDgxoGfl4
Va da se che se questo problema è ancora presente, sarà presente anche quello dello "spegnimento automatico"....
Ora vorrei chiedervi se posso spedirvelo nuovamente (e con questa siamo alla terza spedizione a mio carico) e se c'è la possibilità che nei miei prossimi giri motociclistici potrò usufruire di un gps pagato a maggio, che non ho ancora avuto il piacere di utilizzare. Sono 6 mesi che aspetto di utilizzarlo!


La risposta non ha tardato:
Buongiorno sig. Mezzetti,
la cosa è strana, come ha letto sulla mail che le ho allegato ho personalmente chiesto ai miei colleghi in Germania la verifica specifica di questa problematica.
Il GPS in moto viene sempre alimentato esternamente con cavo a 12V? Le ricordo che per l'uso motociclistico su staffa Touratech si prevede sempre l'alimentazione esterna, delle volte le vibrazioni indotte alle batterie del GPS ne implicano lo spegnimento o il bloccaggio.
Ho comunque già inoltrato la sua mail alla persona incaricata, vediamo cosa dicono.
Cordiali Saluti


A parte il fatto che non ho trovato scritto da nessuna parte che per l'uso motociclistico si deve sempre prevedere l'alimentazione esterna, tanto è vero che sul catalogo e sito della Tutech, per questo gps, non viene riportato il simbolo che indica l'esecuzione di modifiche ai componenti interni del gps per renderlo adatto all'uso motociclistico. Quindi, a mio avvico, vuol dire che Tutech considera l'oggetto idonea all'uso motociclistico così com'è.

A parte questa considerazione personale, riporto di seguito la mia mail:

Buongiorno,
confermo l'alimentazione esterna.
Ho provato sia con il cavetto dedicato Bmw fornito da Voi (quello da inserire nell'attacco predisposto sotto il cruscotto della moto), sia con il cavo per presa din 12V, e ovviamente con le batterie.
Sia lo spegnimento improvviso, sia il bloccaggio dell'immagine sono avvenuti durante tutte le tipologie di alimentazioni.
Le scorse due volte...il gps è stato provato anche su altra moto dotata di alimentazione "da batteria" (la moto era un V-Strom): il mio, sul Vstrom presentava gli stessi difetti, il gps dell'amico sil mio gs non presentava alcun dietto.
Tengo a precisare che il difetto l'ha fatto anche ad agosto durante un viaggio in macchina, appoggiato sul sedile...quindi in assenza di vibrazioni...ma in questo caso con l'ausilio delle sole batterie interne.
Spero che nel filmato si sia notato il "congelamente dell'immagine"
Attendo con ansia le risposte.



...continua...

* Odissea GPS - Parte 3

...continua...


Eravamo rimasti alla mail per avvisarli che anche il secondo gps era difettoso.
La scrivo assieme alle risposte....tipo botta e risposta:

Io a Tutech:
Buongiorno,
invio la presente per chiedere informazioni in merito ad una eventuale richiesta di recesso/rimborso di un vs prodotto.
A maggio acquistai il Garmin GpsMap60Csx in confezione deluxe.
Mi arrivò a fine maggio e poco dopo constatai difetti nell'utilizzo.
Più o meno a metà giugno ho spedito il prodotto alla Vs azienda, la quale dopo un mesetto mi ha mandato un nuovo gps.
Tralasciando il fatto che non mi è stato mandato il nuovo codice di sblocco mappe (e che per averlo sono dovuti passare 15gg tra telefonate e mail alla Garmin), in agosto, durante le ferie, si sono ripresentati gli stessi identici difetti:
- spegnimento automatico a random del gps
- congelamento della schermata con obbligo di rimozione batterie per lo spegnimento
Possibile che mando un prodotto in riparazione e che me ne venga spedito un'altro con gli stessi identici difetti??
Quello che mi è stato mandato è stato forse pescato dallo scatolone dei difettati?
Sono conscio del fatto che non è un oggetto fondamentale negli spostamenti amatoriali, ma cavoli...non è possibile che acquisto un prodotto a maggio e a settembre non riesco ancora ad utilizzarlo.
Non credo debba essere il Cliente a testare il prodotto, ma Voi o chi per Voi deve preoccuparsi che il prodotto funzioni bene prima della spedizione.
La mia intenzione è quella di rispedirlo nuovamente alla Vs attenzione per farmelo sostituire (sperando che stavolta, Garmin, "peschi" il gps dallo scatolone dei "nuovi").
Così aggiungiamo un'altro mese d'inutilizzo....averlo saputo Vi avrei chiesto di pagarlo a rate.
Se però anche il terzo dovesse essere difettato, come posso procedere per chiedere il rimborso della spesa effettuata a maggio, ovviamente a fronte della spedizione dell'intero prodotto completo acquistato a maggio (set deluxe comprendente: gps + sd + cavetto pc + aggangio cintura + laccio + supporto manubrio + cavo alimentazione per presa din + cd mappe europa)?
E' possibile farlo?
C'è un limite di giorni? (le condizioni di rimborso sul Vs sito parlano di 14gg e di prodotto mai usato....cosa che non potrebbe essere dopo 14gg).
Se non erro dovrebbe venire rimborsato il prezzo del listino (no spese spedizione e carta di credito), giusto?
Sicuro che la Vs è e rimane un'azienda seria e che i difetti nei prodotti commercializzati possono capitare, spererei almeno che visti i disagi si riesca ad avere un nuovo prodotto in tempi che non arrivino al mese.
Cordiali Saluti
Gianluca Mezzetti


Tutech a me:
Buongiorno sig. Mezzetti,

come può capire, noi abbiamo fatto il nostro lavoro, abbiamo inviato il GPS in riparazione seguende le procedure alle quali anche noi dobbiamo sottostare. Quello che fanno gli altri poi, in Tutech Germania e in Garmin Germania non ci è dato a sapere, quello che è certo è che ci è stato dato un nuovo GPS, esente da difetti alla consegna. Ci invii nuovamente il GPS, provvederemo a verificarlo prima qui da noi, sentiamo cosa dicono in Garmin e successivamente provvedere a chiederne una nuova sostituzione. Lo invii con la medesima procedura della volta scorsa.
Cordiali Saluti


Io a Tutech:
Buongiorno,

ho letto la sua mail ma non ho trovato risposta ai quesiti riguardanti la richiesta di rimborso.
In particolare, leggendo le Vs "condizioni d'uso" art.10, mi pare di capire che:
- per il rimborso dell'oggetto in questione non c'è più nulla da fare in quanto sono passati più di 14gg dalla consegna, giusto?
- per il nuovo gps che mi verrà spedito, nel caso sia nuovamente difettato, posso avvalermi del recesso? Se si, lo devo fare entro i 14gg dell'art.10?
Grazie
Saluti
Gianluca Mezzetti


Tutech a me:
Buongiorno,

il diritto di recesso riguarda accessori nuovi, non utlizzati, entro 14 giorni dal primo acquisto.


E così, il 14 ottobre 2008 ho rispedito nuovamente il gps difettato, sempre con PosteItaliane, sempre con PaccoCelere1.
Il Gps è tornato indietro in data 20 novembre...e indovinate un po?


...continua...

* Odissea GPS - Parte 2

...continua...


Allora...siamo rimasti che ho spedito il gps in data 10 giugno. Controllando il sito delle PosteItaliane, il gps è arrivato a destinazione il giorno seguente ed informandomi presso Tutech, il pacco è a sua volta stato ri-spedito in Germania per la riparazione lunedi 16 giugno.

Dopo alcuni solleciti di rito, il pacco è rientrato il 16 luglio 2008

Arriva il corriere.
Scarto il pacco, controllo la matricola: me lo hanno sostituito. Evvai!!!!

Comincio subito a caricare le mappe...e qui il primo problema: il codice di sblocco mappe non va bene in quanto era associato al gps vecchio.
Poco male...chiamo Garmin e spiego loro il problema.
Sticazzi!!!.....con il fatto che era un prodotto di Garmin Germania e non Garmin Italia (?!?) e che lo avevo acquistato on-line, sono passate circa 2 settimane di mail e telefonate con il servizio clienti...ma finalmente ho avuto il mio nuovo codice di sblocco.

Sblocco tutto poco prima della partenza per le ferie estive: Puglia in auto.
"Beh...mi prendo dietro il gps così lo testo" penso. E così è stato.
Peccato però che durante il viaggio....ripresenta gli stessi problemi.
Minchiaaaaaaa che incazzo!!!

Tornato dalle ferie...scrivo subito un'altra mail a Tutech


...continua...

* Odissea GPS - Parte 1

Il Garmin GPS Map60Csx è il navigatore che mi sono voluto regalare nell'estate 2008.
Convinto dall'esperienza positiva che hanno avuto alcuni amici nell'ordinarlo presso un rinomato sito di accessori motociclistici (che chiamerò con il nome immaginario
Tutech), l'ho ordinato anch'io assieme ad altri accessori quali supporto per moto, cartografia aggiornata 2008 e cavettieria varia per la connessione alla batteria della moto o alla presa di bordo.
L'ordine e il pagamento sono stati eseguiti in data 13 maggio 2008, e dopo qualche ritardo il gps è entrato in casa mia venerdi 30 maggio...proprio il giorno prima della partenza per il raduno "Net Trentino by Ciri".
Fantastico!
Tutto gasato carico le mappe, monto il supporto, collego i cavi di alimentazione e via.

Il gps funziona a meraviglia: registro i percorsi, memorizzo i Passi....insomma lo uso.
Il penultimo giorno del raduno, l'1 giugno, noto che i tasti non svolgono più la loro funzione e lo schermo è completamente bloccato sulla stessa immagine. Per spegnerlo ho dovuto togliere le batterie stilo.
Boh?!
Mi confronto anche con gli amici Pablito e Scal che hanno lo stesso gps e non sanno spiegare.
Vabbè...lo spegno e non ci penso.
Il giorno dopo riprende a funzionare a meraviglia, ma quando arrivo a casa per salvare le traccie e tutti i waypoint....tac...si ri-blocca.
A quel punto, dopo alcuni giorni di tentativi, mando comunicazione al servizio clienti di Tutech Italia scrivendo quanto segue:

Buonasera,
nell'ultimo ordine fatto ho acquistato il "Garmin GPSMap 60CSx - Set deluxe".
Il pacco è arrivato venerdi 30 maggio e l'ho utilizzato da subito durante un tour in moto nel wend sucessivo.
Ho notato però, mio malgrado, che alcune volte l'operazione di spegnimento e di accensione non veniva eseguita correttamente: premendo il tasto on/off non succedeva nulla.
Ho pensato alle batterie scariche, ma la stessa anomalia si presentava anche con la connessione alla batteria della moto.
Oggi, dopo 7 giorni, per spegnerlo ho dovuto togliere brutalmente le batterie; e dopo aver fatto questo il gps non si accende più.
Vorrei informazioni su a chi devo rivolgermi per la sostituzione o l'assistenza: tutech italia o Garmin italia?
Vi sarei grato se riusciste a risolvermi il problema il più celermente possibile
grazie

La celere risposta è stata:
Buongiorno sig. Mezzetti,
deve essere inviato a noi in riparazione.
Le inviamo via mail la documentazione per il rientro di merce in riparazione.
Siamo in piena stagione con una mole di lavoro che ci crea qualche ritardo nel gestire queste pratiche, faremmo però il possibile per risolvere il suo problema molto rapidamente.
Cordiali Saluti

Perfetto.
Una volta arrivata la documentazione, ho spedito il pacco in data 10 giugno ed ho atteso un riscontro da Tutech


...continua...

giovedì 7 agosto 2008

* Sulle Alpi Francesi

27-28-29 Giugno 2008 - Sulle Alpi Francesi

Riporto l'esaustivo (come sempre) report che il buon Fable ha scritto sul sito NetRaiders


Venerdì pomeriggio, esco dall'ufficio boccheggiando per il gran caldo e mi trascino in bici fino a casa. Mi spoglio nudo e inizio a preparare la roba, un paio di mutande, due t-shirt, il sacco a pelo e poco altro. Cerco di stemperare con una doccia ma ricomincio a sudare 25 secondi dopo aver chiuso l'acqua.
Finalmente alle 19 lego la borsa al kappone e parto. Il traffico di Torino mi arrostisce per bene prima di raggiungere la tangenziale in direzione Pinerolo. L'aria calda mi investe mentre goccioline di sudore mi scendono dappertutto...
A Staffarda devio dalla statale per Saluzzo e faccio quello che Theo ed io ribattezzeremo "il piccolo passo Spluga", ovvero il colletto di Pagno-Brondello. Finalmente il fresco, quando scendo ad Isasca mi abbottono le maniche ed il colletto della giacca. Arrivato ai 1800 mt. di Chianale ho un bellissimo freddo.
Saluto Giampa, arrivato da poco, e si sparano le prime cazzate mentre mi mostra il roadbook artigianale in vera carta.
Dopo non molto arriva Dancer ed aspettiamo ancora Theo per sbranare gli avanzi del Peiro Grosso, misto di antipasti e pasta al forno, poi si va a nanna presto.
Alle 6.45 Dancer è già sveglio da alcune ore e credo che abbia anche munto le vacche ed arato un campo prima di fare la doccia. Facciamo colazione mentre la sig.ra Brigitte dell'agriturismo è ancora in camicia da notte.
Il tempo di prepararci e ci raggiunge Max, siamo pronti a partire.
Il colle dell'Agnello oggi è aperto in via eccezionale, saliamo nella nebbia cercando di evitare le marmotte che scappano impaurite. In cima non c'è panorama, solo nebbia, ma già dopo le prime curve sul versante francese fa capolino un bel sole caldo.
Sosta a Molines en Queyras, Dancer rabbocca l'olio (o miele, vista la gradazione) al Giessone e diamo la precedenza ad una mandria di mucche, tutte con la giacca in vera pelle di bovino nuova e lustra...
Proseguiamo e, siccome sarebbe un delitto non farlo, dopo Chateau Queyras deviamo per l'Izoard. Facciamo bene, come sempre, è stupendo. Giampa salta sulla sella gridando "SPETTACOLO!".
Dopo la sosta e le foto di rito scendiamo a Briancon e proseguiamo in direzione l'Argentiere, la statale scorre tranquilla nella bella campagna curata francese fino a Guillestre, dove inizia il col di Vars.
Rabbocchiamo i serbatoi e salto in sella al GS di Theo per qualche km, poi il kappone passa nelle mani di Giampa che lo tiene fino in cima al colle mentre io cerco di non andar per terra con la sua transalp, con gomma anteriore in vero abete.
Sul colle pausa caffè nel baretto: Max, Giampa ed io ci facciamo tentare da un tortino di lamponi, duro come il marmo e gelatinoso come l'argilla, veramente buono. Ne risentirà il nostro stomaco per il resto del giro.
Scendiamo dal colle e tiriamo dritto fino a Barcelonnette, da qui attacchiamo il col de la Cayolle. Dancer ed io ci fermeremo un numero di volte incalcolabile a fotografare il bellissimo panorama che cambia continuamente, ora aprendosi in vallate verdi, ora chiudendosi in canyon di roccia. Davvero molto bello.
Sulla cima i ciclisti regnano incontrastati e ci buttiamo in un angolino d'erba ad affettare pane, salame e fontina. Considerazioni varie ed eventuali sull'opportunità di aver acquistato la moto migliore del mondo da parte di tutti, eccetera.
Non perdiamo altro tempo e ci spariamo la discesa fino a Guillames ed il piccolo colle di Valberg, tratto che nessuno ricorda molto bene perchè più che altro abbiamo tutti dormito. Combattiamo l'abbiocco con una coca cola sul colletto Sainte-Anne prima di Beuil e del col de la Couillole.
Piccola sosta per aspettare Max che ha perso il portafoglio, e che incredibilmente ritrova nella Gendarmerie: si vede che non siamo in Italia! Scolliniamo pigramente fino a St. Sauveur e seguiamo i cartelli in direzione opposta a quelli che indicano Nice, attraversiamo ancora il parco National du Mercantour per raggiungere la cima del col de la Bonette.
Anche qui ci fermiamo a fare centinaia di foto che non rendono la peculiarità di questo passo, ovvero di essere la strada più alta d'Europa. Foto di rito con la neve, ed è ora di iniziare la lunga discesa, mentre Giampa si ingarella con un gruppo di stradali.
Ci ricompattiamo a Jausiers ed iniziamo a salire sul colle della Maddalena (col de Larche dal versante francese). Ancora fresco, bene. Sulla cima Giampa ci offre uno spuntino a base di ottima toma presso un chioschetto, ed è un aperitivo graditissimo.
Iniziamo la discesa cercando di adocchiare un posto per la notte. Dopo alcuni tentativi ci fermiamo a Pontebernardo di Pietraporzio presso il posto tappa GTA. Abbiamo l'uso cucina ed andiamo a saccheggiare il negozietto-tabaccaio-giornalaio di Pietraporzio con il necessario per sfamare 5 motociclisti, non prima che Giampa abbia redarguito la negoziante sull'opportunità di adottare il Grana Padano invece del Parmigiano Reggiano!
Si susseguono docce e preparazione della cena, fusilli al pomodoro e pancetta, con crostata e genepy finale. Alle 10 la truppa è cotta e mi arrampico al terzo piano del letto a castello per il meritato riposo.
Poco prima delle 7 riemergiamo dal sonno ed alle 8 siamo in sella. A Vinadio facciamo il pieno e colazione, poi puntiamo velocemente Demonte ed iniziamo a risalire il vallone dell'Arma. A metà siamo incolonnati un quarto d'ora dietro una mandria di vacche che va all'alpeggio, ne approfitto per lavarmi i denti in mezzo alla strada.
Continuiamo a salire tra le marmotte fino al colle Fauniera-colle dei morti, dove facciamo le foto di rito al monumento a Pantani ed ai cartelli vari. Ci separiamo da Max per tentare di scendere al pso Gardetta via sterrato, ma una jeep di tedeschi ci avvisa della neve sul percorso ed arriviamo solo fino al forte a fare qualche foto.
Il collegamento per il colle Esischie è chiuso e non possiamo scendere in val Maira, passiamo quindi di fianco al santuario di San Magno per scendere in val Grana. A Monterosso la strada è interrotta per una gara di bici, ci "tocca" deviare su uno sterrato nei campi; qualche km più avanti non vogliono neanche farci attraversare la strada per cercare un'altra deviazione, ma fermare 5 Netraiders incazzati non è facile. Sul colletto agganciamo un ragazzo con un KLE che ci porta attraverso mille bivi non segnati ad uscire dal percorso della gara.
Da Busca, salutati i compagni di viaggio, mi manca solo di attraversare l'arida pianura selvaggia della campagna cuneese per raggiungere Torino, con il contakm che segna 750.


Che belle strade ragazzi...se non siete mai stati in quei luoghi...beh...non attendete oltre!

Appena ho un altro po di tempo...inserisco le foto

* Cerchi a raggi per il GS

Bisogna sempre ascoltare chi ha più esperienza di te, sopratutto se ha anche la tua stessa moto.

L'anno scorso, quando vagliavo l'acquisto del GS, la mente scorreva dietro a tutta quella miriade di optional che puoi appiccicargli: le frecce bianche, lo scarico cromato, il computer di bordo , l'abs ecc...ecc...

Io e mio padre sembravamo due pargoli nel "Regno dei Bambini" (famoso negozio aperto durante la mia infanzia a Toscanella di Dozza....ogni volta che prendevo un "Bravo" a scuola mi portavano in quel paradiso e mi compravano le MicroMachines).

...ci mettiamo questo...ci mettiamo quell'altro...ma si dai, anche questo...e via cosi, senza dar ascolto agli unici consigli che mi avevano dato alcuni di voi e altre persone di altri forum.

Mio padre diceva che era più bella con quelli, io ero un po indeciso ma mi lasciai convincere da lui.

Pensavo "ma si dai...in fondo quando mai mi capiterà di averne veramente bisogno"


Poi, ancor prima di vivere la moto nel modo in cui ho iniziato a viverla adesso, mi son reso conto che con quei due affari la moto era irresistibilmente affascinante (è sempre un parere personale) e molto più funzionale in qualsiasi occasione.

Ecco allora che ho ceduto.
Probabilmente la spesa più folle che abbia mai fatto (la moto non l'ho pagata io pertanto non è stata una spesa folle...
Forse la spesa più giusta che potevo fare...
Sicuramente la spesa più costosa (non necessaria) che abbia mai fatto per la moto

Sono contento e lo è anche mio padre!

Ora in garage ho anche un bel paio di cerchi a raggi


Sono cerchi usati.
Li ho trovati con già le gomme montate nuove di pacca (hanno ancora i pelucchi), i dischi freno, la ruota fonica dell'abs e le viti più lunghe per la ruota posteriore.
Si montano e smontano con estrema facilità.
Il prezzo è stato alto (come esborso), ma basso considerando quello che c'era in più dei cerchi.

Li ho già fatti vedere al mecca di fiducia e mi ha detto che hanno preso una piccola botta che ha causato una piccola ammaccatura su entrambi i cerchi: niente di cui preoccuparsi però; a meno che non sia un collaudatore non me ne accorgerò.
Il mozzo invece è perfettamente centrato.


Ora sto vagliando l'idea di vendere quelli in lega (tanto che me ne fo), ma mio padre è dell'idea di tenerli.
Mah vedremo...ci penserò poi.

Inoltre mi trovo con due treni di TKC: uno nuovo di pacca (ancora montato sui raggi) ed uno con un utilizzo di 700km fermo dal gommarolo.


Va mo là...
..la prossima volta ascolterò subito i consigli di Theo & Co

lunedì 21 luglio 2008

* Aggiornamento blog per Bierhoff

Oggi ho ricevuto una mail dal mio amicone Bierhoff, la riporto qui:

"ma lo vuoi aggiornare un pò quel blog?
ne scrivi tante di cazzate sul forum ... dai che non si può vedere quel "ultimo post 8 mesi fa" sul mio blog :-)"

Ecco Marcolino...fatto l'aggiornamento hi hi hi